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«Un colpo al cuore per l'economia ticinese»

L’Associazione Imprese Familiari Ticino (AIF) ha preso posizione riguardo alla “Iniziativa per il futuro“. Presentato anche lo studio di SUPSI che “mappa” questa realtà.
AIF
Fonte AIF Ticino
«Un colpo al cuore per l'economia ticinese»
L’Associazione Imprese Familiari Ticino (AIF) ha preso posizione riguardo alla “Iniziativa per il futuro“. Presentato anche lo studio di SUPSI che “mappa” questa realtà.

LUGANO - Le imprese familiari sono il cuore dell’economia ticinese, ma secondo l’Associazione Imprese Familiari Ticino (AIF) oggi questo cuore è in pericolo.

È quanto emerso dalla conferenza stampa organizzata a Lugano, durante la quale l’associazione ha presentato il nuovo rapporto sull’imprenditoria familiare e ha lanciato un appello contro l’ “Iniziativa per il futuro”, una proposta che, a detta dei relatori, metterebbe a rischio la continuità delle aziende di famiglia.

Il presidente di AIF Ticino, Martino Piccioli, ha ricordato che «le imprese familiari costituiscono la spina dorsale dell’economia cantonale e nazionale. Quando si parla di impresa familiare, si parla di radici e di futuro, di passione e di responsabilità».

Ma, ha aggiunto, «oggi questo modello virtuoso rischia di essere compromesso da un’iniziativa che, in nome di un falso principio di equità, mette in discussione la continuità di migliaia di aziende».

Durante l’evento è stato presentato il volume “Le aziende familiari nel Canton Ticino. Modelli di business, governance e sfide strategiche”, a cura dei professori Carmine Garzia e Mattia Bedolla della SUPSI.

Lo studio, pubblicato con Fontana Edizioni e Armando Dadò Editore, offre la prima mappatura sistematica delle imprese familiari ticinesi: oltre 8'400 aziende che impiegano più di 83'000 persone, con una forte concentrazione nel Luganese e una propensione all’innovazione e alla sostenibilità.

Secondo il professor Garzia, «le imprese familiari generano valore non solo economico ma anche sociale: custodiscono competenze e identità, dimostrando che radicamento e innovazione possono convivere». Tuttavia, la ricerca evidenzia anche criticità: quasi la metà delle aziende non ha ancora definito un piano di successione.

Il vicepresidente di AIF Ticino, Fabio Regazzi, ha definito l’“Iniziativa per il futuro” «un attacco ideologico al cuore produttivo della Svizzera e del Ticino». La proposta, che prevede una tassazione fino al 50% su successioni e donazioni superiori ai 50 milioni di franchi senza eccezioni per le imprese familiari, secondo Regazzi «costringerebbe molte famiglie a vendere o indebitarsi solo per pagare una tassa ideologica».

Dati di un recente studio PwC confermerebbero le preoccupazioni: il 96% degli imprenditori familiari svizzeri si oppone all’iniziativa e due aziende su tre temono di dover cedere l’attività.

AIF Ticino ribadisce così la necessità di un dialogo costruttivo e di una politica fiscale che tuteli la continuità di un modello imprenditoriale che, come ha ricordato Piccioli, «non appartiene solo al passato, ma rappresenta il futuro del nostro territorio».

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