I festeggiamenti per i 25 anni di AMAC

L'Associazione Monitori e Animatori Colonie, realtà momò radicata nel territorio, compie il suo primo quarto di secolo.
CASTEL SAN PIETRO - L’Associazione Monitori e Animatori Colonie (AMAC) ha festeggiato sabato 11 ottobre 2025 il suo 25° anniversario di fondazione. L’evento ha riunito soci, volontari, autorità politiche e amici dell’associazione.
Il presidente Michele Aramini ha aperto la serata con parole cariche di emozione: «È con immensa gratitudine che celebriamo venticinque anni di vita della nostra AMAC. Ogni sorriso, ogni esperienza condivisa ha avuto un impatto più grande di quanto potessimo immaginare».
Nel corso della serata, diversi interventi hanno ripercorso le tappe più significative della storia dell’associazione. L’ex-monitore Antonio Barone ha raccontato come la colonia abbia rappresentato per lui «un’esperienza trasformativa, che insegna a fidarsi, a crescere insieme e a scoprire sé stessi».
Presente anche il Consigliere di Stato Raffaele De Rosa ha definito AMAC «una realtà viva e radicata, capace di promuovere un vivere insieme fondato su rispetto e partecipazione». Il suo intervento ha messo in luce il contributo dell’associazione alla revisione della Legge giovani e colonie, sottolineando come esperienze di questo tipo siano «fondamentali per costruire politiche dell’infanzia e della gioventù più inclusive e partecipate».
Sono intervenuti anche la sindaca di Castel San Pietro, Alessia Ponti, e il sindaco di Mendrisio, Samuele Cavadini, che ha ricordato il legame profondo tra la città e l’associazione, chiedendosi: «Cosa sarebbe Mendrisio senza AMAC?». Presenti inoltre i Granconsiglieri Nara Valsangiacomo e Gabriele Ponti, insieme al segretario generale dei CEMEA ticinesi, Paolo Bernasconi.
Il presidente Aramini ha voluto dedicare un ringraziamento particolare ai membri del comitato per la loro dedizione: «Dietro ogni colonia, progetto o attività, ci sono persone che mettono tempo, energia e cuore. È grazie a loro se AMAC è diventata una famiglia che educa alla vita».
Guardando al futuro, l’associazione intende continuare a investire nella formazione di nuovi monitori e nel rinnovamento dei progetti educativi. «I prossimi 25 anni sono già iniziati – ha affermato Aramini – e li affronteremo con la stessa passione che ci guida fin dal primo giorno».