«Prigioniera per cinque anni in un'autorimessa», arrestata una coppia

Gli inquirenti giudicano credibile il suo racconto: «Non è stata trovata alcuna traccia della vita della vittima dal 2022»
NANTES - Un caso di cronaca sta scuotendo il dipartimento francese della Loira Atlantica. Lo scorso 14 ottobre una donna di 45 anni è stata trovata in stato confusionale a Saint-Molf. Agli agenti che l'hanno soccorsa ha dichiarato che negli ultimi cinque anni è stata tenuta prigioniera in un'autorimessa da una coppia, un uomo di 85 anni e una donna di 60 anni.
La 45enne ha chiesto aiuto andando a bussare alla finestra di una casa del borgo. Ha spiegato di essere riuscita a fuggire approfittando della distrazione del suo carceriere, intento a guardare la televisione.
Il racconto che ha fatto agli inquirenti è scioccante: ha spiegato di aver vissuto inizialmente in casa con una donna, che l'avrebbe poi costretta a stare in una tenda montata in giardino. Quindi, quando un uomo si è trasferito nell'abitazione, lei è stata spostata nell'autorimessa. Qui afferma di aver dormito su una sedia a sdraio, facendo i propri bisogni dentro sacchetti di plastica e un vasino. Come cibo avrebbe ricevuto talvolta del porridge mescolato con detersivo per piatti. In alcune occasioni sarebbe riuscita a uscire dalla rimessa e avrebbe trascorso intere giornate all'aperto, anche sotto le intemperie.
La procura di Nantes, che ha aperto un'inchiesta, ha subito verificato dichiarazioni della donna ed è risalita in fretta all'identità dei sospettati. Il racconto della 45enne - che, secondo i magistrati, sarebbe stata vittima di violenza - verrebbe giudicato credibile. «Le indagini hanno inoltre accertato che non è stata trovata alcuna traccia della vita della vittima dal 2022, i suoi conti bancari mostrano un'improvvisa interruzione del suo stile di vita, senza alcun movimento da quella data, gli ultimi movimenti bancari corrispondono a trasferimenti sul conto dell'imputato». Le perquisizioni compiute sul luogo indicato dalla vittima hanno dato riscontro alle sue affermazioni.
I due accusati, secondo quanto dichiarato dal procuratore Antoine Leroy, riconoscono i fatti seppur minimizzandoli. L'indagine procede con le ipotesi di reato di "sequestro di persona con tortura o atti di barbarie commessi da aprile 2022 al 14 ottobre 2025", "abuso fraudolento dello stato di soggezione psicologica o fisica di una persona dal 2019 al 14 ottobre 2025" e "abuso fraudolento della debolezza di una persona vulnerabile dal 2018 al 16 ottobre 2025". L'85enne è sottoposto a sorveglianza giudiziaria, mentre la 60enne è in custodia cautelare.