Crus: «Il mio Lugano deve rimanere umile»

Cos'ha lasciato la sfida contro il Fenerbahce? «Visto l'avversario, penso che la mia squadra abbia disputato una gara di spessore. Peccato per il risultato ma a livello di personalità e di gioco non posso rimproverare nulla ai ragazzi. Anzi, devo solo complimentarmi con loro, perché giocare con quella voglia e quell'attitudine non era scontato. Questa partita ci dà consapevolezza perché il Fenerbahce è otto volte più forte del Basilea e quattro volte più forte dello Young Boys a livello di rosa e di stipendi. E, se noi siamo riusciti a fare una partita così, penso possiamo giocarcela con tutti. Non ci siamo mai nascosti, anche se la sfida contro i turchi ci ha lasciato anche un po' di amaro in bocca a causa soprattutto degli errori commessi. Hajdari? È con noi, nonostante le voci di mercato. Domani sarà a disposizione della squadra, come lo era già martedì in Champions dove per mia scelta non ha giocato».

Sulla falsa partenza dello Young Boys... «La partita di mercoledì non mi ha sorpreso. Il Servette è forte e non ha cambiato praticamente niente. Tolto il primo girone d'andata dell'anno scorso è la squadra che ha fatto più punti delle altre, ci ha battuto in finale di Coppa, ha fatto un ottimo percorso europeo e come detto non hanno praticamente apportato alcune modifica alla rosa. Al contrario, l'YB ha cambiato l'allenatore, il quale sicuramente sta portando idee diverse, senza dimenticare che Benito e Camara non stanno giocando. Ecco forse non mi aspettavo che la partita di Sion terminasse così, ma il calcio moderno è questo: può bastare un cartellino rosso per cambiare le coordinate di un incontro. Sono curioso di vedere la loro reazione dopo questi due ko, perché a Berna c'è sempre tanta pressione. Se il Lugano ci pensa visto che il gap con le big si è ridotto? Abbiamo vinto solo con il GC, per di più in rimonta, e per questo non dobbiamo montarci la testa. Evidentemente ce la metteremo tutta per restare a contatto con le grandi squadre del campionato... Dobbiamo però rimanere umili perché se andiamo a Basilea cercando di fare i fenomeni torneremo a casa con una brutta faccia».