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«Il Lugano deve continuare a crederci, sono certo che non si tirerà indietro»

I bianconeri si rituffano nella Conference dopo i ko in campionato e Coppa Svizzera: «Tireranno fuori l’orgoglio»
TiPress/archivio
«Il Lugano deve continuare a crederci, sono certo che non si tirerà indietro»
I bianconeri si rituffano nella Conference dopo i ko in campionato e Coppa Svizzera: «Tireranno fuori l’orgoglio»
Livio Bordoli: «Le difficoltà ci sono, ma questa sfida così stimolante arriva al momento giusto. I motivi di questo stop? Non sottovaluto l’allontanamento di Carlos, che ha scosso l'ambiente. I giocatori erano abituati a vederlo e sentirlo».
Calcio - Super League09.03.2025

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LUGANO - È un momento delicato in casa Lugano, dove il calendario non concede tregua e la squadra del Crus - reduce da tre sconfitte filate tra campionato e Coppa Svizzera - deve già affrontare la trasferta in Slovenia sul palcoscenico della Confer...

LUGANO - È un momento delicato in casa Lugano, dove il calendario non concede tregua e la squadra del Crus - reduce da tre sconfitte filate tra campionato e Coppa Svizzera - deve già affrontare la trasferta in Slovenia sul palcoscenico della Conference. Domenica si andrà invece a Sion.

Se i primi veri campanelli d’allarme sono suonati dopo la doccia gelata di Bienne - 2-0 sul campo dei bernesi, che militano in Promotion - lo stop interno con lo Zurigo non ha fatto altro che confermare le attuali difficoltà. Sotto diversi punti di vista.

«Le difficoltà ci sono, ma questa sfida in Europa arriva al momento giusto - interviene Livio Bordoli, tecnico che nel 2015 ha riportato l’FCL in Super League - È una di quelle partite per cui non bisogna motivare i giocatori. Si entra e si dà il 110%. È un Lugano che deve tirare fuori l’orgoglio».

Ritrovando anche gamba, solidità e quella fame che l’ha contraddistinto.

«Se si cercano alibi non si va da nessuna parte e lo hanno detto giustamente sia il Crus che Cao, ma ora la speranza è di recuperare anche qualche giocatore chiave come Bislimi e Steffen, che per un motivo o per l’altro è mancato tanto. Aliseda da inizio novembre a oggi ha giocato 35 minuti. Grgic con lo Zurigo non c'era. Non bisognerebbe mai dirlo perché si toglie forza a chi subentra, ma noi da esterni possiamo analizzarla tranquillamente così: le assenze di peso si son fatte sentire eccome».

Per Bordoli c’è anche un altro fattore che non ha giovato ai bianconeri.

«Non sottovaluto l’allontanamento di Da Silva. Per me ha pesato e ha scosso l'ambiente, anche se non lo diranno mai. Era lì da anni e conosceva perfettamente lo spogliatoio e le sue dinamiche. È uno di quelli che ha creato la squadra e ha un grosso merito. Dopo Mattia metto proprio Carlos come importanza per quanto fatto in questi anni di crescita costante. È come in una famiglia: dopo un divorzio i figli - in questo caso i giocatori - ne risentano. Erano abituati a vederlo, sentirlo e avere un sostegno».

Il tonfo di Bienne ha lasciato scorie complicate da smaltire. Almeno nell’immediato.

«È stata una botta. In questi anni hanno vinto meritatamente su campi anche difficilissimi, e indirettamente l’hanno sottovalutata. Altrimenti non fai 9 cambi. Il Losanna è arrivato a giocare a Bellinzona con la squadra titolare, a parte 2-3 elementi. Ok gli infortuni, ma hanno cambiato tanto. Se avessero giocato contro l’YB, quanti cambi avremmo visto? Non nove. Capisco voler dare importanza a tutto il gruppo, ma l’han pagata».

Insomma tanti piccoli fattori che, sommandosi, hanno portato a questa frenata.

«Proprio così. Però attenzione, il Lugano deve continuare a crederci e provarci fino in fondo. Sono sicuro che non si tireranno indietro. È la bellezza e la forza di una società come questa. Lo hanno detto e continueranno a farlo: puntano al bersaglio grosso. Non è il momento di pensare troppo, è il momento di ripartire. Oltre agli ottavi di Conference ci sono Sion e Winterthur (a Cornaredo il 16 marzo prima della sosta, ndr). Facendo i tuoi 6 punti sei sempre al vertice o addirittura primo».

La Conference ci darà già delle risposte.

«Sulla carta il Lugano è più forte del Celje e può passare ai quarti. Giovedì tireranno fuori l’orgoglio e hanno già dimostrato che sono capaci di farlo».

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4Sion91543214104WLDDW
5Young Boys9144231517-2WWWLL
6Lucerna91334216151DLWDD
7Lugano9134141315-2LDWWW
8Zurigo9134141316-3WWWLL
9Losanna9923415141LDDWD
10Grasshopper9923414131DWLWL
11Servette982251318-5LWWLL
12Winterthur920271028-18LLLLL
Ultimo aggiornamento: 21.10.2025 08:16
COMMENTI
 

Hannoveraner 7 mesi fa su tio
Bordoli , ha fatto una perfetta analisi
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