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FRANCIA

Sarkozy, in cella con 2 poliziotti della scorta, telefono fisso e scrivania

Polemiche per il trattamento riservato all'ex presidente, ma il suo avvocato replica: «Non è il Club Méditerranée»
AFP
Fonte Le Figaro/ATS
Sarkozy, in cella con 2 poliziotti della scorta, telefono fisso e scrivania
Polemiche per il trattamento riservato all'ex presidente, ma il suo avvocato replica: «Non è il Club Méditerranée»

PARIGI - Un telefono fisso e una piccola scrivania: c'è anche questo fra le concessioni ammesse per l'ex presidente francese Nicolas Sarkozy, da ieri in una cella destinata ai detenuti "sensibili" nel carcere della Santé.

Ma a far discutere sono i due agenti incaricati della sua sicurezza e che facevano parte già della scorta personale che sarebbero presenti all'interno del penitenziario, a protezione del detenuto eccellente.

Il fatto non è ovviamente sfuggito, tanto che - chiamato in causa - il ministro dell'interno Laurent Nuñez ha spiegato stamattina che il provvedimento è stato adottato «in relazione al suo status e alle minacce che pesano» su di lui.

All'ex presidente spetta, in tempi normali, la protezione con due agenti e il dispositivo di sicurezza «è stato mantenuto anche in detenzione», ha detto Nuñez a Europe 1. «È una decisione che mira a garantire la sua sicurezza e chi si aggiunge a tutto quello che è già reso operativo dall'amministrazione penitenziaria».

La presenza dei due agenti «resterà tale fin quando lo giudicheremo utile - ha aggiunto il ministro - è ovviamente un cittadino come gli altri ma ci sono minacce un po' più gravi che pesano sull'ex presidente Sarkozy. Per lo stesso motivo il suo trasferimento verso il carcere della Santé è stato effettuato con la scorta, per evitare che ci fosse una moltitudine di motociclisti, di giornalisti, che seguivano il corteo».

In carcere Sarkozy si è portato i tappi per le orecchie - in carcere ha detto il suo avvocato «c'è un gran rumore tutto il tempo» - e dei maglioni per ripararsi dal freddo della cella. Ad accoglierlo anche le grida degli altri detenuti che - come vuole la legge dei carcerati - hanno continuato a scandire il suo nome e a rivolgergli parole di "apprezzamento" non del tutto lodevoli per tutta la notte, come si conviene ai nuovi arrivati ritenuti non benvenuti.

Nel caso in questione, c'è da ricordare che lo stesso ex presidente quando rivestì il ruolo di ministro degli Interni, aveva usato il pugno duro nella proposta ed emanazione di leggi che tendevano a inasprire le pene di alcuni reati.

Nel suo primo giorno di carcere «ha fatto sport e ha iniziato a scrivere il suo libro» ha detto il suo avvocato, aggiungendo che «la prima giornata è sempre molto dura e lui l'ha superata».

Sarkozy ha anche potuto vedere la moglie Carla Bruni, nella prima delle 3 visite settimanali di un'ora a cui ha diritto.

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