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RUSSIA

Il Cremlino conferma: «Vertice con Trump entro 2 settimane»

La preparazione del possibile incontro tra i due leader sarà fatta «per fasi». «Ci sono molte questioni: è necessario istituire una squadra di negoziazione».
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Fonte ats
Il Cremlino conferma: «Vertice con Trump entro 2 settimane»
La preparazione del possibile incontro tra i due leader sarà fatta «per fasi». «Ci sono molte questioni: è necessario istituire una squadra di negoziazione».

MOSCA/BUDAPEST - Il nuovo vertice tra i presidenti statunitense Donald Trump e russo Vladimir Putin «potrebbe davvero aver luogo entro due settimane o poco dopo», ha confermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che «c'è un'intesa generale» e «non bisogna rimandare nulla a lungo termine».

Il Cremlino afferma che la preparazione del possibile incontro tra i due leader sarà fatta «per fasi», riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass. «Ci sono molte questioni: è necessario istituire una squadra di negoziazione», ha dichiarato Peskov.

«L'idea è che il ministro degli esteri Sergej Lavrov e il segretario di stato (statunitense Marco) Rubio inizino a lavorare sulla questione», ha aggiunto Peskov. «Prima si telefoneranno e si incontreranno, discuteranno l'intero argomento, tutte le questioni, e inizieranno a discuterne».

Putin ha avuto stamane una conversazione telefonica con il primo ministro ungherese Viktor Orban in vista del vertice con Trump, previsto a Budapest, la capitale magiara, ha aggiunto Peskov, citato dall'agenzia di stampa non governativa russa Interfax.

Orban stamani aveva annunciato la telefonata con Putin in un'intervista all'emittente pubblica ungherese Kossuth Radio. «Ieri Trump ha avuto un colloquio proficuo con il presidente russo, i ministri degli esteri stanno cercando di risolvere le questioni in sospeso e poi potranno incontrarsi a Budapest una settimana dopo», ha spiegato Orban, ribadendo che si sta anche «ultimando l'incontro ufficiale tra Ungheria e Stati Uniti a Washington».

Budapest è «l'unico posto in Europa oggi in cui un simile incontro può aver luogo» perché l'Ungheria è «quasi l'unico paese a favore della pace in Europa». Interrogato sul fatto che l'incontro a Budapest tra Putin e Trump potesse rappresentare un colpo per l'UE, Orban ha indicato di «comprendere la curiosità di tutti», ma che «questo incontro non riguarderà noi, riguarda la pace».

L'UE però saluta l'iniziativa. «La presidente Ursula Von der Leyen accoglie ogni passo per una pace duratura in Ucraina. Qualsiasi incontro che muove su un processo di pace giusta e duratura per l'Ucraina è il benvenuto. Se l'incontro si terrà e andrà in questa direzione è il benvenuto», ha affermato Olof Gill, portavoce della Commissione europea in merito al programmato incontro Putin-Trump a Budapest.

Putin e Lavrov sono inclusi nelle sanzioni «sul congelamento dei beni, ma non specificamente su divieti di viaggio». «L'incontro (tra Putin e Trump a Budapest) non è stato confermato e non commenteremo gli scenari ipotetici, ma se dovesse accadere di fatto, non ci sono divieti di viaggio di per sé», ha detto dal canto suo la portavoce dell'esecutivo comunitario Anitta Hipper.

Quanto al mandato di arresto della Corte penale internazionale (CPI) ci sono «potenziali deroghe che gli stati membri possono concedere, ma tali deroghe devono essere emesse dagli stati membri individualmente».

A tal proposito da Budapest fanno sapere che «l'Ungheria garantirà che il presidente russo Vladimir Putin possa entrare nel Paese» chiarisce il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó in una conferenza stampa.

«Siamo pronti a creare le condizioni appropriate affinché i presidenti americano e russo possano tenere colloqui in condizioni di sicurezza e pace», ha spiegato il capo della diplomazia magiara.


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