Lupo: una priorità della politica

Roberta Soldati, Presidente APTdaiGP.
Sabato scorso si è svolta a Bellinzona una manifestazione pacifica alla quale hanno partecipato parecchie centinaia di persone provenienti dal mondo agricolo e non solo, per chiedere con senso di responsabilità e fermezza, in modo composto e rispettoso e con pacata determinazione, di salvare l’allevamento e l’attività alpestre in Ticino. Quello che mi ha colpita durante il corteo è stata la grande dignità degli allevatori che con compostezza portavano nel cuore e negli occhi il dolore per i loro amati animali sbranati o in fin di vita. Perché sì: l’affetto che queste persone hanno per le loro capre e pecore o daini, non diverge certo da quello dei proprietari di cani e gatti. L’inerzia da parte del Governo, alla quale abbiamo assistito negli ultimi anni, ha fatto sì che oggi la situazione sia ormai fuori controllo. Centinaia di animali predati e dispersi in balia del grande predatore, che oggi non è certo più in via d’estinzione. La Strategia lupo Svizzera prevede infatti che, nella Svizzera sudorientale, che comprende il Ticino, Grigioni e San Gallo, siano presenti almeno 3 branchi, al fine di poter garantire la conservazione della specie lupo e limitare i conflitti con l’agricoltura e la popolazione. Nel solo Ticino alla fine del mese di settembre 2025 risultavano identificati 7 branchi, 4 coppie e oltre una decina di lupi singoli circolanti ed è notizia di ieri l'accertamento di un nuovo branco denominato “Aspra” di almeno 4 cuccioli (e non illudiamoci che le tre coppie rimanenti siano sterili!). È da anni che il mondo dell’allevamento mette, invano, in guardia i funzionari cantonali, sulla necessità pianificare una gestione del lupo in modo efficace ed adeguata alla conformazione del nostro territorio. I dati attuali dimostrano infatti che ci troviamo sull’orlo del baratro e ora o mai più, la regolamentazione del lupo in Ticino deve diventare una priorità della politica cantonale e federale. Per questo motivo è stata lanciata una petizione dal GTA che invito tutti a sottoscrivere. È ora e tempo che il Governo cantonale incominci a farsi parte attiva e propositiva, abbandonando l’atteggiamento reattivo sino ora adottato e fatto di timide misure che lasciano il tempo che trovano. Solo attraverso una strategia chiara, condivisa e lungimirante sarà possibile ristabilire la fiducia e tutelare concretamente l’allevamento e l’attività alpestre in Ticino.
