Noè Ponti stellare, la Svizzera no


Ai Mondiali il ticinese è stato eccezionale. Ma alle sue spalle si è visto poco
Il movimento rossocrociato soffre.
Ai Mondiali il ticinese è stato eccezionale. Ma alle sue spalle si è visto poco
Il movimento rossocrociato soffre.
SINGAPORE - Padrone assoluto nelle competizioni in vasca corta, Noè Ponti è uscito dai Mondiali di Singapore battuto e… contento. In Asia, in vasca lunga, si è infatti confermato un fenomeno assoluto nelle “sue” gare e ha definitivamente voltato pagina dopo i risultati agrodolci delle Olimpiadi dello scorso anno. Non è riuscito a mettersi al collo una medaglia d’oro, è vero, ma con due prestazioni mostruose ha acciuffato l’argento nei 50m e 100m farfalla.
Nella prima gara si è laureato vicecampione iridato stampando il nuovo record svizzero (22”51), nella seconda… si è laureato vicecampione iridato stampando il nuovo record svizzero (49”83). Ha frantumato il muro dei 50” ma si è dovuto arrendere al gigantesco Maxime Grousset, che in 49”62 ha fatto registrare il primato continentale e il terzo crono di sempre. Proprio al 26enne francese, il 24enne locarnese ha lanciato la sfida in vista degli Europei del prossimo anno, quelli del centenario, che si svolgeranno tra Parigi e Saint-Denis tra il 1. e il 16 agosto. Il nuovo obiettivo di Noè è quello di dare un dispiacere all’amico-avversario in casa sua. La sfida è lanciata.
Singapore non è però stato solo il teatro delle meraviglie di Ponti, ma anche quello della nuova, faticosa, prova della Svizzera. Il ticinese è stato l’unico “nostro” capace di salire sul podio nella manifestazione: nessuno, tra i compagni di squadra, ha infatti saputo brillare o piazzare l’acuto. E così, come già successo a Doha nel 2024, Fukuoka nel 2023 (argento e bronzo di Roman Mityukov) e Gwangju nel 2019 (argento di Jérémy Desplanches) ci si è dovuti accontentare di poche gioie e un solo “eroe”. Poco ma meglio del nulla di Budapest 2017, Kazan 2015 e Barcellona 2013. E gli ori? Il più recente è stato quello strappato a Shanghai da Swann Oberson. Ma erano i 5 km in acque libere. Ed era il 2011. Una vita fa.






