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ROMA

Nela non si è arreso al cancro

«D’Amico, Rossi, Mihajlovic e Vialli morti, io no solo perché sono stato fortunato»
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Nela non si è arreso al cancro
«D’Amico, Rossi, Mihajlovic e Vialli morti, io no solo perché sono stato fortunato»
«Dopo la chemio passavo cinque ore in bagno tutte le notti con i dolori di stomaco».
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ROMA - Una vita di calcio tra Genoa, Roma e Napoli, contraddistinta dalla determinazione messa in campo. Tanta, tantissima sostanza, e tante soddisfazioni. Sebastiano “Sebino” Nela è entrato nell’immaginario collettivo come un combattente vero. Di successo.

Tolti gli scarpini, l’ex campione è stato costretto a continuare a combattere. La vita, fuori dal rettangolo verde, lo ha infatti messo ripetutamente alla prova. Da tredici anni Nela sta lottando per resistere a un cancro al colon. Malattia che lo ha trovato pronto e… fortunato.

«"Non c’erano dubbi che con quel fisico ne venissi fuori" mi hanno spesso detto - ha raccontato il 64enne al Corriere della Sera - E allora tutti i colleghi che ho perso? Vincenzo D’Amico, Paolo Rossi, Sinisa Mihajlovic, Gianluca Vialli. L’unica differenza tra me e loro è che io sono stato fortunato. Noi calciatori viviamo di obiettivi, una partita dopo l’altra, e così ho fatto con la malattia. Dopo la chemio passavo cinque ore in bagno tutte le notti con i dolori di stomaco. Mi sono detto: “Cerchiamo di starci quattro ore. Poi tre e mezzo, poi tre”. Ha funzionato. Per questa malattia ho perso mio padre, suo fratello, mia sorella, che era la persona che stimavo di più al mondo e che si è lasciata morire dopo otto anni di cure. L’altra mia sorella convive da 14 anni con il cancro. La nostra è una famiglia falcidiata dai tumori: non ce lo meritavamo».

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COMMENTI
 

gp46 1 sett fa su tio
Con tutto il rispetto per la famiglia Nela, credo che nessuno meriti dei tumori...

Capra 1 sett fa su tio
Risposta a gp46
GP46! Non la vedo così ..

Dylan Dog 1 sett fa su tio
Dovremmo destinare alla ricerca anche solo la metà di quello che spendiamo in armamenti.

Freerider67 1 sett fa su tio
Risposta a Dylan Dog
I soldi per la ricerca ci sono...solo che vengono sfruttati al servizi dei produttori di farmaci o cure. Il discorso degli armamenti comunque è vero..

sergejville 1 sett fa su tio
Risposta a Dylan Dog
Giustissimo. Il problema (chiamiamolo così) è che c'è gentaglia potente e malata che vuole conquistare, attaccare, invadere, rubare, sopraffarre eccetera. Ragione per cui diventa imperativo e importante spendere ed investire anche in armamenti, in primis di difesa. Ma la lotta contro i tunori continua.

Nina 1 sett fa su tio
Risposta a Freerider67
lo sai vero , che le big pharma finanziano la ricerca clinica ed universitaria ?

Nina 1 sett fa su tio
terribile sofferenza 😢 , argomento troppo delicato , troppo personale , ... No comment

Capra 1 sett fa su tio
🥲
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