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SVIZZERA / UE

Un «Sì» sospeso dall'Unione contadini

L'associazione mantello dei contadini vede di buon occhio la stabilizzazione dell'accordo agricolo, non soggetto a una ripresa dinamica del diritto
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Fonte Ats
Un «Sì» sospeso dall'Unione contadini
L'associazione mantello dei contadini vede di buon occhio la stabilizzazione dell'accordo agricolo, non soggetto a una ripresa dinamica del diritto

BERNA - L'Unione Svizzera dei Contadini (USC) è favorevole al pacchetto di accordi tra la Svizzera e l'Unione Europea, annuncia oggi in un comunicato, anche se prima di assumere una posizione definitiva attenderà la conclusione dei lavori parlamentari. Per ragioni costituzionali e democratiche, l'USC si schiera per un referendum obbligatorio, soggetto dunque alla doppia maggioranza.

Nella nota si legge pure che l'intesa in discussione rappresenta un miglioramento rispetto alla precedente. La Camera svizzera dell'agricoltura, che funge da parlamento dell'USC, ha approvato il pacchetto, in consultazione fino al termine del mese, con 82 favorevoli, nessun contrario e sette astenuti.

La valutazione si è concentrata su opportunità e rischi legati direttamente all'agricoltura, come elementi istituzionali, aiuti statali, ostacoli tecnici al commercio, programmi, contributo finanziario svizzero, elettricità e sicurezza alimentare.

L'USC sottolinea l'importanza della via bilaterale e definisce essenziale e non rinegoziabile l'accordo di libero scambio del 1972, sia nel pacchetto attuale, sia nei contratti che ne derivano.

Sovranità alimentare agricola inderogabile - L'associazione mantello dei contadini vede di buon occhio la stabilizzazione dell'accordo agricolo, non soggetto a una ripresa dinamica del diritto. Per l'USC la garanzia della sovranità nazionale assoluta in materia di politica alimentare e agricola rappresenta una linea da non oltrepassare.

D'altro canto l'Unione dei contadini si mostra critica riguardo alla ripresa dinamica del diritto prevista nell'accordo sulla sicurezza alimentare e del meccanismo sulle misure di compensazione. Sostiene infatti che i comitati misti assumeranno una grande importanza auspica che i singoli settori beneficino dell'opportuna attenzione.

Le conseguenze dell'accordo sulla sicurezza alimentare dipenderanno non da ultimo dall'applicazione a livello nazionale e sono quindi attualmente difficili da giudicare. Per esempio eventuali opportunità in materia di omologazione di prodotti fitosanitari dipendono da ulteriori miglioramenti da apportare in sede legislativa.

In principio è il Consiglio federale a decidere se ottimizzazioni del genere possano essere attuate nel diritto nazionale, o se debbano passare da ulteriori negoziazioni con l'UE.

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