Un aperitivo in rosa per la prevenzione del tumore al seno: «Condividere è un metodo di cura»



Lo organizzano il Centro Seno Ticino e la Clinica Sant'Anna questo mercoledì 23 ottobre in Piazza Dante a Lugano. Ce ne parla Michela Pfyffer.
Lo organizzano il Centro Seno Ticino e la Clinica Sant'Anna questo mercoledì 23 ottobre in Piazza Dante a Lugano. Ce ne parla Michela Pfyffer.
Anche quest’anno la Clinica Sant’Anna e il Centro Seno Ticino aderiscono al mese internazionale della prevenzione del tumore al seno con una serie di iniziative dedicate alla diagnosi precoce e alla sensibilizzazione.
«Ottobre è il mese della sensibilizzazione per la diagnosi precoce al tumore al seno – ricorda Michela Pfyffer, direttrice della Clinica Sant’Anna –. È proprio in quest’ottica che ormai da molti anni cerchiamo di organizzare momenti e serate informative per le donne, ma in generale per tutta la popolazione».
Quest’anno, il Centro Seno Ticino ha deciso di proporre eventi conviviali, con l’obiettivo non solo di informare ma anche di creare momenti di incontro e condivisione. «Quello che vogliamo non è solo informare su un tema così delicato – sottolinea Pfyffer – ma anche rendere attente le persone, rendere attente le donne che condividere è già un metodo di cura ed è già una modalità per aiutarsi a vicenda».
La prima serata, tenutasi la scorsa settimana, ha registrato un grande successo con oltre 160 partecipanti. «È stato un vero successo – racconta la direttrice –. Centosessanta donne hanno condiviso con noi un momento di musica e di allegria. Questo significa che si può guardare anche la malattia con un’accezione positiva».
Il prossimo appuntamento è fissato per giovedì 23 ottobre, in Piazza Dante a Lugano, dove i medici del Centro Seno Ticino saranno a disposizione delle donne interessate. «Sarà un evento tutto in rosa – annuncia Pfyffer – e speriamo che abbia lo stesso successo di quello della scorsa settimana».
L’obiettivo della Clinica Sant’Anna è chiaro: diffondere la cultura della prevenzione e incoraggiare le donne a non avere timore dei controlli. «Significa – conclude Michela Pfyffer – che si è capito il bisogno di conoscere e di diagnosticare il prima possibile, senza aver paura».
In caso di maltempo, spiega l'organizzazione, l'evento non avrà luogo.