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SVIZZERA

La scure di Nestlé si abbatterà anche sulla Svizzera

Il CEO non ha però voluto precisare quanti saranno i posti cancellati nel nostro Paese. In totale la multinazionale elvetica cancellerà 16'000 impieghi.
Depositphotos (wolterke)
Fonte ats
La scure di Nestlé si abbatterà anche sulla Svizzera
Il CEO non ha però voluto precisare quanti saranno i posti cancellati nel nostro Paese. In totale la multinazionale elvetica cancellerà 16'000 impieghi.

LOSANNA - Anche la Svizzera sarà interessata dalla cancellazione di impieghi annunciata da Nestlé: lo ha affermato il nuovo CEO Philipp Navratil durante una teleconferenza con i giornalisti, senza voler però precisare l'entità della riduzione dell'organico su suolo elvetico.

A livello globale nei prossimi due anni saranno cancellati 16'000 posti di lavoro, cioè il 6% del totale di 277'000 (di cui 8'600 in Svizzera). Sono interessati soprattutto 12'000 impiegati d'ufficio in diverse regioni e funzioni, nonché 4'000 posti di lavoro nella produzione e nelle catene di fornitura. Il presidente della direzione in carica da settembre vuole in tal modo reagire alla crescente pressione sui costi: si tratta di snellire le strutture dell'azienda, dice il 49enne.

La riduzione del personale interesserà tutti i mercati e tutti i settori aziendali, compresa la sede centrale, ha fatto sapere il manager con doppio passaporto svizzero e austriaco. Il gruppo non ha fornito per il momento dettagli più precisi sugli effetti a livello regionale: in primo luogo si terranno consultazioni con le parti sociali.

L'imprenditore con studi di economia a San Gallo, Bangalore (India) e Losanna ha parlato di «decisioni difficili ma necessarie» per aumentare l'efficienza dell'impresa e garantirne la competitività. Con la riduzione dei posti di lavoro, entro la fine del 2027 si dovrebbero ottenere risparmi annuali di circa 1 miliardo di franchi. Nestlé stima i costi di ristrutturazione a circa 2 miliardi di franchi. Con questo programma il gruppo aumenta inoltre il suo obiettivo di risparmio a 3 miliardi di franchi entro il 2027: i fondi liberati saranno in parte reinvestiti in settori di attività in forte crescita. «La crescita reale interna è per noi una priorità assoluta», ha continuato il CEO.

A tal fine, gli investimenti sono stati aumentati in modo mirato, ottenendo già i primi risultati. «Ora dobbiamo fare ancora di più, agire più rapidamente e accelerare la nostra dinamica di crescita», ha puntualizzato il 49enne. In futuro l'azienda intende dare priorità e ai settori di attività che presentano il più alto potenziale di rendimento.

Il dirigente si è poi rivolto anche indirettamente al personale, chiedendo «una cultura orientata al rendimento, che non accetti la perdita di quote di mercato e premi il successo». Ciò include anche «maggiore ambizione» nel campo delle innovazioni. È previsto anche un salto di qualità nei settori del marketing e della conoscenza dei consumatori.

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