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SVIZZERA

Dopo il sì agli accordi con l'UE, diversi membri voltano le spalle al PLR

La decisione della maggioranza dei delegati ha scontentato molti. Leutenegger: «Alcune decine di partenze». Somm: «Ho ricevuto un sacco di emali di persone intenzionate a lasciare il partito».
AFP
Fonte ats
Dopo il sì agli accordi con l'UE, diversi membri voltano le spalle al PLR
La decisione della maggioranza dei delegati ha scontentato molti. Leutenegger: «Alcune decine di partenze». Somm: «Ho ricevuto un sacco di emali di persone intenzionate a lasciare il partito».

BERNA - Il sostegno dato dai delegati del PLR al pacchetto di accordi con l'Ue, sabato scorso, avrebbe provocato dimissioni all'interno del partito borghese, secondo quanto rivelato oggi da diversi media.

Il presidente della sezione cantonale zurighese del partito Filippo Leutenegger, contrario al pacchetto di accordi e che ha fatto campagna per il no in occasione dell'assemblea dei delegati, in un'intervista rilasciata alla Neue Zürcher Zeitung parla di «alcune decine» di partenze.

Da parte sua Markus Somm, membro del PLR e caporedattore della rivista Nebelspalter - foglio satirico politicamente borghese - dichiara in un'intervista alle testate dei giornali svizzero tedeschi dell'editore Tamedia di aver ricevuto da sabato «un sacco» di mail da persone intenzionate a lasciare il partito.

Sabato scorso i delegati del PLR riuniti in assemblea a Berna hanno accolto il nuovo pacchetto di accordi con 330 voti a favore e 104 contrari e nove astenuti. Inoltre con 231 voti contrari e 189 a favore hanno anche respinto l'opzione di sottoporre l'intesa tra Berna e Bruxelles a referendum obbligatorio, che renderebbe necessaria la doppia maggioranza di popolo e Cantoni. Secondo il presidente dell'UDC Marcel Dettling che, esprimendosi al riguardo sulle testate di Tamedia definisce la decisione del PLR semplicemente «stupida», riferisce di aver avuto diversi colloqui con membri del PLR intenzionati ad abbandonare il partito: «Ciò che li infastidisce di più è il no alla maggioranza dei Cantoni», sottolinea Dettling.

Il nuovo copresidente eletto del PLR Benjamin Mühlemann da parte sua riferisce che ieri a mezzogiorno erano pervenute solo «isolate» dimissioni. «Dopo l'assemblea dei delegati, il PLR svizzero ha ricevuto moltissimi riscontri, quasi esclusivamente positivi», precisa.

Secondo quanto indicato dai media, l'UDC prevede questo fine settimana un'azione specificatamente rivolta ai membri del PLR di opinione diversa sulla questione dell'Ue rispetto ai suoi delegati.

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COMMENTI
 

tbq 7 ore fa su tio
Il PLR ha oramai fatto una completa giravolta. Era il partito di maggioranza che scrisse la Costituzione Federale del 1848, sotto la spinta di chi voleva respingere le continue ingerenze straniere nella politica svizzera. Ora ha deciso di essere un partito tra tanti che vuole rottamare la Costituzione per rendere la Svizzera (cit. Villiger) "una colonia con uno statuto di autonomia". Nessuna sorpresa se c'è chi abbandona la "nave" prima che sia troppo tardi.

Eneri 13 ore fa su tio
Ancora una volta in questo marasma si è distinto, per intelligenza e acume politico, il ticinese Simone Gianini, che perorava la doppia maggioranza. Ma i romandi si sono distinti per la vicinanza al PS.

Chi ha ragione 13 ore fa su tio
Beh, a questo punto verrebbe quasi da dire che il caos nel PLR è solo lo specchio di una confusione politica più ampia a livello nazionale. Quando un partito “storicamente borghese” si spacca su una questione tanto centrale come i rapporti con l’Unione Europea, vuol dire che non c’è più una linea chiara né una visione condivisa. E onestamente, vedere dirigenti e delegati che si dimettono a catena, mentre altri minimizzano parlando di “qualche caso isolato”, non dà certo un’immagine di stabilità o credibilità. Se i partiti di governo non riescono nemmeno a mantenere coesione interna su un tema così cruciale, come possono pretendere di guidare il Paese con decisione? Forse è arrivato il momento che l’intero Consiglio federale si rimetta, seriamente. Perché continuare a navigare a vista, oscillando tra Bruxelles e la politica interna, non fa altro che logorare la fiducia dei cittadini. Ci vuole chiarezza, responsabilità e una direzione che rappresenti davvero la volontà del popolo svizzero — non solo quella di qualche congresso di partito.

Nina 13 ore fa su tio
Risposta a Chi ha ragione
👍👍👍 , sempre chiarissimi i tuoi commenti ! ... dobbiamo votare con maggioranza del popolo e dei Cantoni , per un argomento così importante !

PANDORA 12 ore fa su tio
Risposta a Chi ha ragione
Esattamente... Condivido tutto! Bravo

Chi ha ragione 13 ore fa su tio
Risposta a Nina
👍👍👍🙏🙏🙏

Nina 13 ore fa su tio
CF Cassis , ma quando te ne vai spontaneamente ??? ... dato che il tuo partito non ti butterà fuori MAI !!!

tbq 7 ore fa su tio
Risposta a Nina
Non se ne andrà spontaneamente; gli piace troppo rivedersi in televisione.

maw 14 ore fa su tio
A casa tutti quanti, in primis il prete mancato ...
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