L'attività lucrativa degli ucraini «va agevolata»

Il Consiglio federale ha modificato alcune ordinanze: da inizio dicembre ai profughi che vorranno lavorare basterà solo notificarsi.
BERNA - Da inizio dicembre, per i profughi ucraini che vorranno lavorare basterà notificarsi: non ci sarà più bisogno di un'autorizzazione. È quanto stabilito oggi dal Consiglio federale che ha modificato alcune ordinanze per agevolare l'entrata nel mondo del lavoro di coloro che godono dello statuto S di protezione.
Anche se le modifiche giuridiche entreranno in vigore solo in dicembre, specifica una nota governativa odierna, i datori di lavoro e i lavoratori indipendenti potranno notificare l'inizio o la fine di un'attività lucrativa per il tramite di «EasyGov.swiss», lo sportello online per le aziende, o direttamente all'autorità cantonale competente, già da domani.
Misure di integrazione
Oltre a questa semplificazione amministrativa, in futuro sarà inoltre possibile obbligare le persone bisognose di protezione che percepiscono prestazioni dell'aiuto sociale a partecipare a misure di integrazione o reintegrazione professionale. Ciò corrisponde alla prassi tutt'ora applicabile ai rifugiati riconosciuti e alle persone ammesse provvisoriamente. Chi non si conforma a questo obbligo può essere sanzionato con una riduzione delle prestazioni assistenziali.
L'esecutivo prevede inoltre la possibilità per la Confederazione e i Cantoni di prorogare, di comune intesa, le convenzioni di programma per l'attuazione dei programmi cantonali d'integrazione. In questo modo viene ridotto l'onere amministrativo a livello federale e cantonale in caso di eventuale prolungamento di simili intese.


