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«Marjämaki ha la sua linea ed è un bene. O la segui o sei fuori»

Il Kloten è sesto al giro di boa del campionato. Profico: «Cammino iniziato in estate, dal primo giorno ognuno sa quello che deve fare».
Freshfocus/archivio
«Marjämaki ha la sua linea ed è un bene. O la segui o sei fuori»
Il Kloten è sesto al giro di boa del campionato. Profico: «Cammino iniziato in estate, dal primo giorno ognuno sa quello che deve fare».
«Nell'hockey va tutto molto in fretta. Per questo non pensiamo ai punti, ma alle prestazioni. L'avversario che mi ha colpito di più? Vi sorprenderò e dico Bienne».
Hockey - LNA04.12.2024

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KLOTEN - Non chiamatelo fuoco di paglia. Siamo arrivati al giro di boa del campionato e il Kloten di Lauri Marjämaki, in 26 partite, ha già ottenuto 15 successi (solo 2 in meno dell’intera scorsa stagione) e veleggia al sesto posto con 41 punti. ...

KLOTEN - Non chiamatelo fuoco di paglia. Siamo arrivati al giro di boa del campionato e il Kloten di Lauri Marjämaki, in 26 partite, ha già ottenuto 15 successi (solo 2 in meno dell’intera scorsa stagione) e veleggia al sesto posto con 41 punti. Un trend positivo quello degli Aviatori, che sono partiti bene - anche questo aiuta - e hanno mantenuto una buona velocità di crociera anche con l’arrivo dell’autunno. Sono 7 i successi nelle ultime 10 partite per gli zurighesi, che stasera fanno visita all’Ajoie.

«Sta andando tutto bene e siamo in fiducia, è un percorso iniziato in estate con l’arrivo del nuovo coach, che ha messo ordine e ha dato al gruppo un’identità precisa», ci spiega il 34enne Leandro Profico, fresco di rinnovo fino al 2026 e con un ruolo importante nello scacchiere degli Aviatori, dove gioca spesso in prima linea insieme a Niku e tre stranieri d'attacco.

Lo scorso anno avevate ottenuto 52 punti in 52 incontri. Ora sono già 41 e siete addirittura nella top-6, a +9 sull’11esimo posto.
«Nell’hockey però va tutto molto in fretta. Basta una serie negativa di 3-4 partite e sei giù in basso. Questa è una situazione un po’ nuova per noi e dobbiamo essere bravi a gestirla. L’anno scorso era un po’ un caos, ci sono stati tanti cambiamenti anche in corso d'opera come sistemi e allenatori. Adesso, dal primo giorno, c’è una struttura precisa. Ognuno sa quello che deve fare. Era così anche con Tomlinson, che io ho avuto per tanti anni a Rapperswil. Volevi fare di testa tua e giocare un altro sistema? No. C’erano le sue direttive e dovevi seguirle. Senza scuse. Anche Lauri ha la sua linea ed è un bene. O la segui o sei fuori».

Gli stranieri vi stanno dando una grossa mano. In estate sono arrivati Audette, Niku e Grégoire, al posto di Ang, Beaulieu e Metsola. Tra i pali spazio al duo elvetico Waeber-Zurkirchen.
«Gli import stanno andando alla grande, ad immagine di Aaltonen che ha già segnato 15 gol. È un leader, parla tanto ai compagni. È uno che quando sta bene trascina tutti. Waeber è un bravissimo portiere e Zuri, quando chiamato in causa, ha fatto benissimo. Avere 6 stranieri di movimento è un grande vantaggio. Grégoire nelle ultime settimane ha fatto un sacco di punti. Insieme a Niku, altro difensore, ci dà tanto anche in proiezione offensiva. In questo momento c’è fiducia e si vede sul ghiaccio. Pensiamo a Ojamäki, che l’anno scorso aveva fatto un po’ fatica (5 gol, 19 punti). Ora è in linea con Audette, col quale aveva già giocato in KHL al Vityaz Podolsk, ed è cresciuto moltissimo (già 8 reti, 19 punti). Insieme si divertono e si vede. Forse sul foglio partita non abbiamo la miglior squadra della lega, ma sono convinto che seguendo il sistema si fa la differenza».

L'obiettivo resta la top-10 in ottica play-in? 
«Ad oggi non guardiamo la classifica, ma le prestazioni. Ad esempio la scorsa settimana abbiamo perso male a Zugo (5-0, ndr). Perdere alla Bossard Arena ci sta, ci mancherebbe. Non va bene però giocare in quel modo. Non ci siamo mai messi nella situazione di poter vincere. È su quello che bisogna insistere, non tanto sui punti conquistati nella singola serata. Sappiamo che per crearci delle chance contro i cosiddetti top-team, dobbiamo giocare al nostro 100%».

Chi di questi tempi non lo sta facendo è il Lugano. L’Ambrì invece sembra in risalita. Da “ex ticinese” - Profico, a inizio carriera, ha giocato diversi anni nell’HCL - come vedi la nostra movimentata realtà hockeistica?
«È difficile capire gli alti e bassi. Era già così quando c’ero io a Lugano. C’è sempre tanta “action”, tante emozioni. L’umore cambia in fretta e i tifosi hanno tanta passione. È tutto un po’ “pazzo” (ride, ndr). Io mi auguro sempre che le ticinesi facciano bene, perché coi derby e i loro duelli danno tanto al campionato». 

Sin qui, tolto il tuo Kloten, qual è la squadra che ti ha colpito di più?
«Per come stanno andando vi sorprenderò e dico il Bienne. Non solo per i risultati (settimi, ndr) ma perché hanno avuto tantissimi infortuni e sono riusciti a stare in carreggiata. Hanno molti giovani interessanti e fanno sempre una bella partita. Anche loro poi arrivano da una stagione travagliata, con tanti problemi e budget ridimensionato».

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PLPuntiWLGFGAGDFORM
1HC Davos1746130643133WWWWW
2Lakers1739123584018WWWWL
3Losanna1832107604218LLWLW
4Friborgo173075564412WLWLW
5Ginevra1730854862-14WWLWW
6EV Zug1728754345-2LLWWL
7Zurigo17247745423LLLLL
8Langnau1723684446-2WLWWL
9Lugano1722684142-1WLLWW
10EHC Kloten1821584048-8LLWLL
11Bienne16203748480WWLLL
12SC Bern1618592837-9WLLLW
13Ambrì17165113254-22WWLWL
14Ajoie1782132551-26LLLLW
Ultimo aggiornamento: 23.10.2025 09:22
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