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Strade nazionali in buono stato, ma ci vorranno ancora più soldi

Solo nel 2024 gli investimenti hanno toccato gli 1,7 miliardi di franchi.
Tipress (simbolica)
Fonte Ats
Strade nazionali in buono stato, ma ci vorranno ancora più soldi
Solo nel 2024 gli investimenti hanno toccato gli 1,7 miliardi di franchi.

BERNA - Sebbene il 91% delle infrastrutture nazionali si trovi in uno stato da buono a ottimo, secondo un rapporto odierno dell'Ufficio federale delle strade (USTRA), in futuro gli investimenti nella manutenzione - 1,7 miliardi solo nel 2024 - dovrebbero crescere per garantire questa qualità.

Tratti sollecitati - Questo perché, a fronte del costante aumento di traffico, molti tratti autostradali, la cui costruzione risale agli anni '60, '70 e '80, sono sottoposti a sollecitazioni sempre maggiori: dopo circa 50 anni di operatività, ponti, sottopassi, viadotti e gallerie necessitano di ristrutturazioni complete e di interventi correttivi volti all'adeguamento agli standard vigenti.

Impiantistica intelligente - La Confederazione, sottolinea l'USTRA, investe anche nella dotazione di impiantistica intelligente (sistemi moderni di controllo delle gallerie e gestione del traffico, per esempio), allo scopo di rendere la circolazione più sicura e scorrevole. Tutti gli investimenti provengono dal Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA) e sono quindi finanziati interamente dagli utenti della strada.

Pur rappresentando appena il 3% dell'intera rete viaria, le strade nazionali assorbono oltre il 40% del chilometraggio complessivo percorso dai veicoli e il 70% del trasporto merci. Quest'ultima, equivalente a un valore di 146 miliardi di franchi, rientra fra le infrastrutture più importanti del Paese, stando all'USTRA.

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