Trump: «Se Israele annette la Cisgiordiana perderà il nostro sostegno». Netanyahu fa retromarcia.


Dopo l'aut-aut del presidente americano, il premier israeliano ordina al suo governo di bloccare i progetti di legge per l'aggregazione.
Dopo l'aut-aut del presidente americano, il premier israeliano ordina al suo governo di bloccare i progetti di legge per l'aggregazione.
Glielo aveva già fatto intendere il Vicepremier Vance, avvertendolo della inopportunità di avventurarsi nel tortuoso intento di annettere la Cisgiordania. Anzi, il numero due della Casa Bianca l'aveva presa come un'offesa la decisione della Knesset di votare un proposito di legge simile, e proprio mentre lui era lì a cercare di tenere insieme le fila di una fragile tregua. «L'ho trovato sgarbato, un insulto alla mia presenza, il voto che dite essere simbolico» aveva tuonato davanti ai giornalisti israeliani che lo incalzavano sulla questione.
Non bastasse il monito del Vicepresidente, qualche ora dopo si era scomodato lo stesso Donald Trump a chiarire meglio il pensiero americano: «Se Israele annette la Cisgiordania, perderà tutto il nostro sostegno. Non potrà accadere, ho dato la mia parola ai Paesi arabi» aveva anche sottolineato intervistato dal Time.
Scontentando gli esponenti ultra-nazionalisti dei partiti di destra che sostengono il suo esecutivo - Ben Gvir in testa - il premier israeliano a quel punto deve avere capito che forse non era il caso di andare avanti con le mire espansionistiche, rischiando di irritare l'alleato più importante; e con un'improvvisa sterzata ha fatto un'inversione politica a "u" ordinando immediatamente al governo di bloccare «i progetti di legge per l'annessione parziale o totale della Cisgiordania fino a nuovo avviso», come riportato dal quotidiano Haaretz.
Ma sull'eventualità futura che le forze di governo riprendano in mano i disegni di legge che possano fare diventare la Cisgiordania una terra di Israele (questo una volta che decadano i termini temporali imposti oggi da Neatnyahu), ha messo le mani avanti ancora una volta il vice di Trump: «Non glielo consentiremo». Più chiaro di così.