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FRANCIA

Stop alla riforma delle pensioni, ora lo scontro è sulle compensazioni

Il governo pensa d'intervenire sulle assicurazioni complementari e sulle pensioni, attirando le critiche di sindacati e opposizioni
AFP
Fonte Ats Ans
Stop alla riforma delle pensioni, ora lo scontro è sulle compensazioni
Il governo pensa d'intervenire sulle assicurazioni complementari e sulle pensioni, attirando le critiche di sindacati e opposizioni

PARIGI - Il governo francese ha convalidato oggi l'iscrizione della sospensione della riforma delle pensioni nel progetto di finanziaria 2026 della Sécurité sociale, ma la compensazione dei mancati introiti attraverso le assicurazioni complementari e le pensioni già provoca forti critiche.

Nel 2023, la riforma delle pensioni invisa a gran parte dei francesi, che porta gradualmente da 62 a 64 anni l'età pensionabile, aveva provocato manifestazioni di piazza spesso sfociate in scontri violenti fra manifestanti e polizia. Alla fine, fu adottata fra le polemiche e rimase bersaglio dei sindacati e delle opposizioni.

Ora, la sua sospensione promessa dal premier Sébastien Lecornu ai socialisti per evitare la sfiducia è stata approvata dal governo. L'esame del testo che comincia lunedì in Parlamento sembra però tutt'altro che sgombro da ostacoli. Il progetto di finanziaria sospende fino al gennaio 2028 gli scatti verso il pensionamento a 64 anni e l'aumento dei contributi necessari per lasciare il lavoro con una pensione a tasso pieno. Tale sospensione, costerà 100 milioni di euro nel 2026 e 1,4 miliardi nel 2027, secondo le previsioni del governo, che vorrebbe compensare la perdita ricorrendo alle assicurazioni complementari e alle pensioni.

I sindacati sono contrari. In particolare al blocco per due anni dell'indicizzazione delle pensioni, al quale si oppongono in particolare la Cfdt e la Cgt, che rifiutano di «far pagare una microsospensione della riforma ai pensionati attuali e futuri». Sul fronte parlamentare, La France Insoumise ha denunciato «un gioco in cui si perde in partenza»: «Si andrà in pensione tre mesi prima ma con una pensione più bassa»; ha denunciato Eric Coquerel, presidente della Commissione Finanze all'Assemblée Nationale. Denuncia la misura governativa anche il Rassemblement National: «Si picchia sempre sugli stessi», ha dichiarato Marine Le Pen.

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