La guerra di Trump ai narcos: missili anche nel Pacifico


Colpite due imbarcazioni che secondo il Segretario della Difesa Pete Hegseth trasportavano droga. Morte 5 persone.
WASHINGTON - Ha intenzione di non fermarsi. La guerra di Trump ai narcos con attacchi dal cielo alle imbarcazioni sospettate di trasportare droga andrà avanti. La conferma - come riportato da NBC - è arrivata dal segretario alla Difesa Pete Hegseth, dopo la pubblicazione di un video che mostrava il bombardamento di una barca che stava sfrecciando sulle acque del Pacifico orientale.
Eh sì, perché non sono solo le acque dell'Atlantico a essere perlustrate e messe sotto radar dall'esercito americano: Trump e i suoi sono decisi a mettere fine ai viaggi commerciali via mare degli stupefacenti ovunque essi vengano identificati.
Gli attacchi nel Pacifico rappresentano comunque una novità e sono iniziati martedì, quando due persone sono state uccise dopo essere finite con il loro natante nel mirino dei caccia americani. La missione contro i cartelli della droga si è poi ripetuta nella giornata di ieri «con 3 narcoterroristi uccisi».
Il segretario alla Difesa, nel paragonare queste azioni militari a quelle messe in atto per smantellare il gruppo terroristico Al Qaeda, ha assicurato che «questi attacchi continueranno, giorno dopo giorno. Non si tratta semplicemente di trafficanti di droga: sono narco-terroristi che portano morte e distruzione nelle nostre città. Queste organizzazioni - ha continuato - sono l’Al Qaeda del nostro emisfero e non sfuggiranno alla giustizia». Ma non si è accontentato: «Li troveremo e li uccideremo, finché la minaccia per il popolo americano non sarà estinta» ha poi assicurato.
In precedenza, erano stati 7 gli attacchi statunitensi messi in atto però nel mar dei Caraibi. Fino a oggi, in tutto sono state 37 le vittime di queste operazioni militari.
Riguardo all’attacco di ieri sera, Hegseth ha detto che «secondo le nostre informazioni di intelligence, l'imbarcazione era coinvolta nel traffico illecito di stupefacenti, stava transitando lungo una rotta nota per il narco-traffico e trasportava stupefacenti».
E di guerra vera e propria ha parlato lo stesso Donald Trump: «L'America è impegnata in un conflitto armato con i cartelli della droga» ha specificato, affermando di avere tutti i fondamenti legali per garantirsi la liceità di attacchi di questo genere, che si basano sulla «stessa autorità legale utilizzata dall’amministrazione del Presidente George W. Bush per la guerra al terrorismo».