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GRIGIONI

Impianti di Laax: sì all'acquisto e affluenza record alle urne

Netta la posizione del comune di Falera. Lo scopo è evitare l'acquisizione delle funivie da parte di investitori stranieri.
Weisse Arena Gruppe - Philipp Ruggli
Fonte Ats
Impianti di Laax: sì all'acquisto e affluenza record alle urne
Netta la posizione del comune di Falera. Lo scopo è evitare l'acquisizione delle funivie da parte di investitori stranieri.

FALERA - Un chiaro "sì" all'acquisizione dell'infrastruttura della Weisse Arena Bergbahnen: ieri sera, con 206 voti a favore e 5 contrari, il comune grigionese di Falera ha deciso di contribuirvi con 10 milioni di franchi. Ora la questione passa a Flims (GR) e Laax (GR).

A Laax la votazione per l'acquisto dell'infrastruttura e il relativo credito di 20 milioni si terrà nella tarda serata di oggi. Mentre la popolazione di Flims si recherà alle urne domenica.

Come già reso noto a fine settembre, in totale, la società intende trasferire le sue strutture al settore pubblico per 94,5 milioni di franchi; Flims, Laax e Falera cofinanzieranno l'acquisizione con un totale di 50 milioni di franchi.

Laax contribuirà con 20 milioni di franchi, Falera con 10 milioni di franchi. Dato che Flims ha già sostenuto la costruzione della funivia FlemXpress con un importo di 18 milioni di franchi, ne dovrà versare solo due.

Il Gruppo Weisse Arena concederà inoltre alla società di proprietà dei Comuni, denominata Finanz Infra, un prestito di 20 milioni di franchi, mentre 42,5 milioni saranno finanziati con capitale di terzi.

Tale mossa ha lo scopo di impedire che investitori stranieri rilevino gli impianti di risalita, fondamentali per la sopravvivenza della regione. Se i tre Comuni interessati voteranno a favore, l'infrastruttura in montagna, esclusa quindi quella sul fondovalle, sarà venduta alla Finanz Infra. Il Gruppo Weisse Arena affitterebbe poi gli impianti.

Proposte di acquisizioni estere - Con questo chiaro "sì" è stata scritta una pagina di storia degli impianti montani in Svizzera, ha affermato ieri sera il sindaco di Falera, Norbert Good (senza partito). Ha sottolineato l'affluenza record: 221 aventi diritto di voto si sono presentati di fronte alla sala polivalente del piccolo comune, che ne conta complessivamente 498.

Gli argomenti a favore sembrano aver convinto la popolazione, nonostante alcune preoccupazioni isolate sui rischi finanziari. Nel recente passato, diversi comprensori sciistici sono stati rilevati da investitori stranieri. Fra questi Crans Montana e Saas Fee in Vallese, Savognin nei Grigioni e Andermatt-Sedrun tra Uri e la Surselva (GR). Per la Weisse Arena, ad esempio, ha mostrato interesse la società statunitense "Vail Resorts", ha spiegato il responsabile del progetto Adrian Wolf.

Un'azienda turistica persegue sempre i propri interessi generali. "Gli interessi regionali passerebbero così in secondo piano", aveva avvertito. Era proprio questo che i responsabili volevano sapere dalla popolazione locale.

La tempistica del progetto è legata a un cambio generazionale. Reto Gurtner, presidente e delegato del consiglio di amministrazione del Gruppo Weisse Arena, ha 70 anni e presto dovrà cedere le redini dell'azienda. I comuni volevano concludere l'accordo prima che se ne andasse. Gurtner ha tuttavia ribadito che non è ancora stato deciso alcun successore e che si sente in ottima forma.

Contratto di locazione - Se gli altri due Comuni seguiranno l'esempio di Falera, la Weisse Arena Bergbahnen dovrà pagare in futuro un canone di locazione annuo di circa 13 milioni di franchi, a seconda dell'attuale valore finanziario dell'infrastruttura. Anche la successione è soggetta al contratto, che può essere disdetto al più presto dopo 30 anni.

Dopo l'acquisto dell'infrastruttura, che comprende tutte le strutture di trasporto, le stazioni della funivia in quota e gli edifici annessi, i comuni non dovranno sostenere ulteriori costi. Gli investimenti nuovi e di sostituzione saranno finanziati con fondi propri della Finanz Infra, che proverranno dal canone di locazione.

In caso di approvazione unanime, la responsabilità dell'infrastruttura rimarrebbe ai locatari, ovvero al Gruppo Weisse Arena. Quest'ultimo dovrà sostenere autonomamente tutti i costi inferiori a 100'000 franchi, mentre tutte le spese superiori a tale importo dovranno essere approvate dalla Finanz Infra.

Le finanze sono state esaminate in modo approfondito, hanno assicurato i responsabili. Gurtner ha promesso un "accordo equo e controllo su tutto". Grazie al contratto di locazione, Finanz Infra e il Gruppo Weisse Arena, con un seggio ciascuna nel consiglio di amministrazione, si impegnerebbero anche a una più stretta collaborazione, nel rispetto degli interessi regionali. Ciò include, tra l'altro, 300 giorni di esercizio all'anno e notevoli sconti per la popolazione locale.

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