Lugano e Bellinzona si giocano tanto

LUGANO - Tre successi consecutivi, nove punti, e il Lugano ha dato una svolta alla stagione. Ha reso più colorita la sua graduatoria, passando dal penultimo al settimo posto, ma soprattutto ha spinto via da Cornaredo dubbi e paure. E poter giocare con la testa “libera” è un lusso che non tutti possono permettersi e che può fare la differenza.

Senza Renato Steffen, ancora alle prese con l’infortunio patito nello scontro con il losannese Letica, e con Kevin Behrens in dubbio dopo la frattura al naso riportata sabato contro lo Zurigo, i bianconeri proveranno ad allungare la serie positiva domenica (ore 16.30) a Ginevra, dove si troveranno di fronte un avversario in grossa difficoltà. Un rivale, il Servette, partito sognando le stelle e ritrovatosi invece nella polvere. Protagonisti di una dolorosa campagna continentale in estate (eliminati nei preliminari di Champions League ed Europa League e negli spareggi di Conference League), i granata non hanno infatti mai trovato “il ritmo”, offrendo anche in Svizzera prestazioni modeste. Tra i confini nazionali sono stati incostanti, palesando una fragilità strutturale che li ha costretti a una veloce eliminazione in Coppa (nei sedicesimi, per mano dell’Yverdon) e a ben cinque sconfitte in campionato. Come il Lugano fino a qualche settimana fa, il Servette sa di avere qualità (Stevanovic e Mraz su tutti) ma non riesce a esprimerla al massimo. Per questo andrà affrontato con enorme rispetto, provando ad approfittare delle sue incertezze ma, contemporaneamente, ricordando delle sue grandi potenzialità.